Museo

Civiltà rurale

© Comune di Acquafredda - Licenza sconosciuta

Descrizione

Museo

Un detto assai famoso recita: “ un popolo, una nazione, un paese che non hanno memoria, non hanno futuro”: riconoscere le proprie radici aiuta a comprendere chi siamo, come viviamo e dove andremo. Memoria che, in questa società cosiddetta “liquida”, in continuo movimento, dove in neanche mezzo secolo ci sono stati, in tutti i settori, mutamenti epocali, corre il rischio di essere dispersa. Non solo gli usi ed i costumi, ma anche (e questo è il fatto più grave), quei valori di norma patrimonio della civiltà rurale quali: la solidarietà, il lavoro, il rispetto delle regole e delle persone, l'amicizia, il rispetto della natura, il senso del dovere... Questa convinzione ha condotto un gruppo di persone volonterose alla concretizzazione del museo della civiltà contadina ed artigiana: per non disperdere gli attrezzi, i manufatti e quant'altro apparteneva a quell'epoca. I numerosi oggetti recuperati e/o generosamente offerti, non sono solo arnesi che si possono vedere e toccare, ma rappresentano anche strumenti essenziali per far memoria, specialmente per le giovani generazioni, del duro lavoro dei nostri padri e nonni, grazie al quale noi oggi viviamo nel benessere, nonostante la criticità del momento. Proprio in considerazione del momento storico che stiamo vivendo, viene da chiedersi se saremo in grado di mantenere quanto di buono è stato fatto da chi ci ha preceduto. Le Amministrazioni comunali, che nel tempo si sono succedute, hanno fortemente sostenuto e creduto in questo progetto mettendo a disposizione il mansardato del Palazzo Comunale (ex villa di campagna dei conti Bonzi), dove nel tempo sono stati posizionati e catalogati un numero cospicuo di attrezzature e strumenti di lavoro più diversi, che sono in grado di documentare la realtà storica del mondo agricolo ed artigiano locale del secolo scorso. Il materiale è esposto per categorie generali quali: “Agro silvo pastorale”, “Economia-Ritualità domestica”, “Attività artigianale”, “Caccia e pesca”, “Attività commerciali e di pubblico servizio” e “Attività scolastiche”. Ci auguriamo che la visita al museo della civiltà contadina ed artigiana, possa soddisfare le aspettative di tutti, suscitando in ciascuno sentimenti diversi e sensazioni positive e stimolanti. Per qualcuno sarà occasione di scoperta e contributo all’apprendimento, ad altri suggerirà un riaffiorare di ricordi legati alla giovinezza ed in qualche caso un abbandonarsi alla nostalgia.

Il Museo della civiltà rurale, allestito nel mansardato del palazzo ex conti Bonzi, oggi sede del Municipio, raccoglie circa 500 reperti di “un mondo che non c’è più”, tutti catalogati e riordinati dai Volontari ed esposti in base all’uso in quattro ampi locali. E’ possibile prenotare una visita guidata gratuita al Museo, previo accordo con i Volontari accompagnatori. La visita ha una durata stimata di 2 ore.

Modalità di accesso

Il Museo è accessibile al 1° piano con ascensore mentre il 2° piano è raggiungibile per mezzo di una scalinata con gradini abbastanza agevoli. E’ possibile inoltre visitare l’esposizione di quadri del pittore concittadino Iris Giovanni Piva (1912-1994), raccolti nell’aula consiliare a lui intitolata, affacciata sul caratteristico loggiato.

Indirizzo

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